Adamo Marchioni
Ultima modifica 7 agosto 2024
Adamo Marchioni, meccanico e falegname (1894-1981)
Adamo Marchioni, figlio di Gioacchino e Angela Marchioni, nacque il 16 aprile 1894 a Vinigo dove frequentò le scuole elementari. Arruolato di leva fra gli alpini del Battaglione Cadore nel settembre del 1914, partì per il fronte allo scoppio del conflitto, ma la sua presenza in prima linea non ebbe lunga durata: fu preso prigioniero sul Monte Piana il 20 luglio 1915 e il successivo 22 agosto la Croce Rossa comunicò la sua presenza nel campo di concentramento di Mauthausen.
Fu proprio durante quella drammatica esperienza (trascorse a Mauthausen tutti gli anni di guerra) che trovò il modo di studiare alcuni manuali e sviluppare così da autodidatta le sue doti meccaniche e da falegname.
Tornato al paese natale nella primavera del 1919, mise in pratica quanto imparato e fra il 1921 e il 1923 si occupò del restauro di campanile ed orologio di Vinigo, successivamente, fra il 1923 e 1924 costruì e mise in opera l’orologio di Peaio in occasione dei lavori di restauro del campanile.
Nel frattempo si diede alla costruzione di uno stupefacente orologio riciclando il materiale bellico reperito sul territorio. Riuscì a venderlo nel 1927 e con il ricavato pensò di aprire una piccola attività artigiana. Nel 1928 con il socio Giorgio Da Col di Calalzo costruì una segheria sulla strada che da Peaio porta a Vinigo.
Fu lì che, a partire dagli alberi di pero forniti dagli abitanti del paese, costruì i banchi della chiesa di Vinigo ultimati nel 1931. Nel 1934 eseguì nuovi lavori per il consolidamento del tetto e della croce della sommità del campanile di S. Giovanni Battista.
Purtroppo nel gennaio 1935 il laboratorio andò a fuoco con tutta l’attrezzatura e Adamo perse ogni cosa.
Chiese aiuto a don Giovanni Del Monego, curato di Vinigo, che lo indirizzò dai guanelliani di Feltre; da lì si trasferì in qualità di domestico nella casa guanelliana di Barza di Ispra, in provincia di Varese. Vi rimase fino alla morte nel 1981 e vi trovò il modo di coltivare le sue doti: è ancora ricordato come “mago dell’orologio” in quanto creatore, con i pochi mezzi a sua disposizione, dello stupefacente orologio a 12 quadranti sulla torre del Noviziato dei Servi della Carità di Ispra che venne inaugurato il 12 settembre 1940.
Il 22 agosto 1915 viene recapitato in Comune il seguente telegramma: “Prego comunicare famiglia notizia pervenutaci autorità austriache tramite comitato Croce Rossa Ginevra soldato Marchioni Adamo alpini leva 1894 prigioniero. Buona salute internato Mauthausen. Croce Rossa prigionieri Maraini”.
Adamo Marchioni, prigioniero di guerra n. 1449 internato a Mauthausen (Baracca 50, gruppo XV), in data 15 luglio 1918 chiede notizie del padre Gioacchino che suppone profugo dopo l’occupazione austriaca del Cadore seguita alla rotta di Caporetto. La Croce Rossa invia la richiesta al commissario prefettizio del Comune di Pieve a Massa di Pisa, dove aveva posto la sede in seguito all’invasione. Il Commissario prefettizio dei Comuni di Valle, Vodo, Cibiana, Borca e S. Vito di Cadore in quel periodo era a Bologna.
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Richiesta di pagamento per la costruzione della porta del campanile di Vinigo e delle relative chiavi presentata al Comune in data 22 giugno 1921.
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Nell’aprile del 1923 Adamo Marchioni consegna la nota degli ultimi lavori eseguiti per orologio e campanile di Vinigo: pavimenti, installazione delle ringhiere di protezione sulla cella campanaria, cornici e coperture in cemento, sistemazione delle scale, costruzione della cassa dell’orologio in legno, riparazione e pulitura dell’orologio con sostituzione delle sfere rotte, riparazione del battente.
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Mandato di pagamento relativo al rimborso delle spese ad Adamo Marchioni e collaboratori per la costruzione dell’orologio di Peaio (1924).
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Adamo Marchioni dichiara di aver “ultimato perfettamente” il suo lavoro di costruzione e posa in opera dell’orologio del campanile di Peaio (1924).
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L’edificio in alto a destra, lungo la strada che da Peaio porta a Vinigo è la falegnameria di Adamo Marchioni e del socio Dal Col, costruita nel 1928 e andata distrutta in un incendio nei primi giorni del 1935 (Archivio fotografico Giovanni Gregori, proprietà Zammichieli. Particolare).
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Adamo Marchioni, 1933.
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Adamo Marchioni, 1941, quando pur avendo mantenuto la residenza a Vinigo, era già a Ispra.
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Articolo sullo straordinario orologio di Ispra inaugurato il 2 settembre 1940, grazie al quale Adamo Marchioni si è meritato il titolo di “mago dell’orologio”.